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Il prof. Lenoci e il suo Rendiconto Finanziario

Brillante, coinvolgente, partecipata: la conferenza del prof. Francesco Lenoci, giunto a Noci ieri sera per la presentazione del suo volume “Rendiconto finanziario”, ha raccolto consensi tutti positivi.

Nella suggestiva cornice del Chiostro delle Clarisse, l'evento organizzato dal Consorzio Consulting Scuola d'impresa e Alta Formazione con l'Associazione Acuto, è stato occasione per comprendere l'utilità di uno strumento essenziale per ogni impresa dando merito e lode a due realtà del territorio inserite tra i casi studio del prof. Lenoci: Delizia spa e Biscottificio Di Leo.

Ad accogliere gli ospiti e condurre gli interventi il sen. Piero Liuzzi: al suo fianco, oltre Lenoci anche il prof. Antonio Salvi, preside della Facoltà di Economia della LUM.

Lenoci, per la seconda volta a Noci (la prima fu il 20 dicembre 2012 per parlare di ripristino della normale erogazione di prestiti dell'economia), ha assolto il ruolo di conferenziere parlando di educazione finanziaria, ricordando che la paternità del rendiconto finanziario è degli Stati Uniti d'America con un tal Mauriello e che ad introdurlo in Italia sono stati due ricercatori di Siena, uno dei quali professore di economia dello stesso Lenoci, a cui deve l'abilità nell'esser stato tra i primi a saper redigere il rendiconto.

“Come noto, il rendiconto finanziario è uno di quei prospetti per cui vale il detto: Io speriamo che me la cavo…. a quadrarlo - ha affermato il professore - Facciamo riferimento ai dati del Caseificio Delizia al 31 dicembre 2014. Il Caseificio Delizia ha 15 milioni di euro di capitale investito. È in equilibrio patrimoniale? No, perché il patrimonio netto più il passivo MLT di 6 milioni di euro (il 41% del totale finanziamenti) non copre l’attivo immobilizzato (6,9 milioni di euro). Con quel capitale investito e quei finanziamenti, quanto ha fatturato nel 2014? 28 milioni di euro. È in equilibrio reddituale? Certo che si, perché ha una risultato operativo che è l’1,6% del fatturato (ROS) e il 3,1% del capitale investito (ROI)”.

Per far meglio comprendere cosa si intende per equilibrio patrimoniale Lenoci ha fatto ricorso ad una metafora: “Pensate a una macchina di formula 1, alla Ferrari. Ha un buon telaio. Cosa significa che è in equilibrio reddituale? Che ha un buon motore. Qual è l’obiettivo del telaio e del motore? Far correre il più velocemente possibile la vettura sulle sue quattro gomme. Le quattro gomme sono quindi decisive per il conseguimento dell’obiettivo: devono andare in temperatura il prima possibile, devono deteriorarsi il più tardi possibile, diventa strategicamente importante quando sostituirle. A cosa possiamo paragonare le gomme? Al più importante degli equilibri aziendali: all’equilibrio finanziario. E quindi qual è il prospetto contabile che mostra la situazione finanziaria dell’impresa? È il rendiconto finanziario”.

Deliziosa è un modello di impresa con tutti gli equilibri a norma che crede non solo nel suo patrimonio tangibile ma anche in quello intangibile: la selezione delle materie prime, il connubio tra tradizione artigianale e moderne tecnologie, il capitale umano. Sono questi i concetti trasferiti al pubblico da Giovanni D'Ambruoso, invitato a portare la sua testimonianza insieme a Pietro Di Leo.

A concludere gli interventi il sindaco Domenico Nisi e del Sottosegretario all'Istruzione Angela D'Onghia.

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